foto matteoperini.it

Diga di Ridracoli

La diga di Ridracoli, con il suo bacino artificiale, è stata realizzata fra la fine degli anni ’70 e l’inizio degli anni ’80. Il muro che contiene le acque del Bidente è lungo 432 m. e alto 103,5 m e contiene 33 milioni di metri cubi d’acqua, depurata dal Centro di potabilizzazione di Capaccio e distribuita attraverso l’acquedotto di Romagna a più di 47 comuni romagnoli.

Il lago artificiale, nei territori comunali di S. Sofia e Bagno di Romagna, si estende per circa 1 Kmq. all'interno del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, luogo di forte interesse naturalistico e meta ideale di escursioni a piedi o in mountain bike. Dal coronamento della diga parte anche un sentiero natura del Parco, che giunge al rifugio Ca’ di Sopra.

Durante le escursioni attorno al lago è facile osservare gli animali che popolano l’alta valle del Bidente: ungulati (cinghiali, cervi, caprioli, daini), l’istrice, i rapaci sia diurni che notturni (aquila, falco, astore e gufo reale),

fino agli anfibi (tritoni, salamandre, l’ululone dal ventre giallo). Da segnalare anche la presenza di animali che solo recentemente abitano la zona, attratti dalla pescosità del bacino, come l’airone cenerino ed il cormorano.

Fra i servizi offerti ai turisti, particolarmente apprezzate sono l’escursione in battello elettrico sul lago, le uscite in canoa e le visite guidate nei cunicoli della diga, mentre è suggestivo il momento della tracimazione della Diga, quando la cascata prende vita a seguito delle piogge e dello scioglimento delle nevi. Nelle vicinanze di Ridracoli sono state completamente ristrutturate, grazie all’intervento di Romagna Acque, alcune case coloniche frequentate dai turisti mentre IDRO ecomuseo delle acque, nel borgo di Ridracoli, è un interessante museo scientifico.

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Diga di Ridracoli

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