La deriva è il nodo della mia gola (2009-2022)

Si staglia sulla Piazzetta Milleluci una cupola – greve in quanto a materiale, ma nonostante questo aerea e armoniosa – a racchiudere l’opera di Sissi. Lo spettatore si trova di fronte ad un assemblaggio di elementi anatomici, una sorta di ossario riemerso dalle acque che hanno dilavato e corroso il corpo che un tempo giaceva sul fondo. Si offrono allo sguardo parti anatomiche, suggestive per le variegate colorazioni, rappresentate con minuzia scientifica e, al contempo, impreziosite da riferimenti simbolici emozionali, calate in una dimensione temporale metafisica, sospese tra passato e presente, interno ed esterno, natura e razionalità.

Sissi torna con quest’opera ad indagare il corpo, scandagliandone l’interno, rendendone visibili i recessi più segreti, gli squarci, i brandelli che, resi tramite la ceramica, si affollano a terra come un glorioso rosone mistico. L’opera “La deriva è il nodo della mia gola” è stata presentata al Padiglione Italia in occasione della 53^ Biennale di Venezia nel 2009.

Biografia dell'artista

Sissi (Daniela Olivieri, Bologna, 1977)

Sissi, (Daniela Olivieri) nasce a Bologna nel 1977, dove vive e lavora; attualmente insegna presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna. La ricerca di Sissi si articola attraverso un linguaggio che attinge tanto dal mondo scientifico quanto da quello personale e intimo. Il punto di partenza è la riflessione sul corpo, che attraverso un confronto con il modello enciclopedico reinterpreta l’anatomia come metafora dell’esistente. Partendo dalla performance, l’artista indaga la soggettività e la costruzione sociale ed emozionale del corpo in un’anatomia emotiva che vede la sperimentazione costante su diversi piani artistici: dalla performance scaturisce un segno materico che si incarna in sculture, installazioni, disegni, pitture e fotografie. L’artista rimodella e rimodula materiali, tecniche, linguaggi, significati e forme, attraverso un personale sistema di codici visivi e letterari che rinnova la lettura del nostro quotidiano in modalità tassonomica.

L’artista ha esposto i suoi lavori in mostre personali e collettive in Italia e all’esterno e recentemente (2022), nella mostra personale “Trasguardi” presso la Galleria d’Arte Maggiore g.a.m. di Bologna.

Nel 2022 vince il concorso Una scultura per Margherita Hack promosso da Comune di Milano, Casa degli Artisti e Fondazione Deloitte, in occasione del centenario della nascita della scienziata. L'opera di Sissi è la prima scultura su suolo pubblico in Italia dedicata ad una scienziata. Nel 2009 la sua opera La deriva è il nodo della mia gola è esposta alla 53^ Biennale di Venezia, Padiglione Italia. Nel 2005 si aggiudica il Premio New York del Ministero degli Affari Esteri. Nel 2007 partecipa alla mostra collettiva Global Feminism al Brooklyn Museum di New York. Vince il Premio Furla per l’Arte nel 2002. Nel 2008 entra a far parte del programma di residenze del Tokyo Wonder Site -Tokyo Metropolitan Foundation for History and Culture e nel 2004 come artista in residenza espone presso la Neue Galerie am Landesmuseum Joanneum a Graz. Tra i progetti più recenti, l'installazione site-specific Radicorno pensata per il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, in occasione della quarta edizione di ARTEPARCO (2021). Una scultura in ceramica che si innalza per circa 2 metri, avvolgendosi su sé stessa fino a terminare in una punta conica dai colori dell'iride.

Partecipazione al Premio Campigna

Ha partecipato alla 52^ edizione del Premio Campigna del 2010 dal titolo “Legami creativi”, assieme agli artisti Giorgio Andreotta Calò, Francesco Arena, Rossella Biscotti, Marina Fulgeri, Chiara Pergola.

Nell’ottobre 2022, all’interno del 62° “Campigna”, è stata posizionata la sua opera “La deriva è il nodo della mia gola” nella piazzetta “Milleluci”. In contemporanea è stata allestita una sua mostra presso la Galleria d’arte contemporanea “Vero Stoppioni” dal titolo “Indici anatomici”.

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Elvira Bandini
Elvira Bandini