Parco Sculture

Il rilancio del Premio Campigna avviene nel 1993 con l’avvio del progetto del Parco di Sculture. La filosofia sottesa al progetto è quella di integrare le opere con il paesaggio e con la storia del territorio facendo dialogare in maniera diretta arte e ambiente.

Le sculture, di artisti di chiara fama, sono collocate in un percorso che si snoda dal centro di Santa Sofia, partendo dal Parco Giorgi (della Resistenza), per scendere poi nell’alveo del fiume Bidente e raggiungere Capaccio.

Si tratta di un un itinerario con quattordici lavori realizzati da altrettanti artisti contemporanei: ogni artista ha seguito un personale programma estetico, ma la varietà di stili e di tendenze, dato l’elevato standard qualitativo che caratterizza il gruppo, è percepita come valore aggiunto in quanto tali diversità trovano un riscontro armonico nel paesaggio altobidentino.

Questo singolare “museo all’aperto” è in continuo divenire attraverso l’installazione di nuove opere.

L’itinerario

L’itinerario del Parco di sculture inizia nel Parco Giorgi o della Resistenza, situato nel centro storico di Santa Sofia, in cui è collocato, nella parte alta del Parco, il lavoro di Mauro Staccioli “Santa Sofia ‘93” ed in cui sarà rinterrata l’opera di Hidetoshi Nagasawa “Sotto l’albero del ginkgo”. Uscendo dal Parco si gira verso sinistra, attraversando piazza Matteotti e costeggiando il fiume. Vi troverete di fronte alla facciata laterale di un edificio in cui è posizionato lo specchio spezzato di Chiara Pergola. Da questo punto, utilizzando una scaletta metallica, si scende nell’alveo del fiume Bidente. Proseguendo verso sud si possono ammirare in successione gli interventi artistici di Anne e Patrick Poirier, Giulio De Mitri e, dopo la sala Milleluci (un ex sala da ballo nel letto del fiume), la scultura-panchina in legno di Cuoghi Corsello. Sul tetto della sala Milleluci, vediamo una grande gabbia in ferro contenente componenti ceramiche realizzata da Sissi.In località Colonia, sono collocati poi il “Nido” bronzeo di Giuseppe Maraniello e la torre in cancelli di ferro battuto di Flavio Favelli. Continuando sul sentiero si giunge in un pianoro sul Bidente (loc. Brusatopa), in cui troviamo le installazioni monumentali di Eliseo Mattiacci, Nicola Carrino, Luigi Mainolfi. Poco oltre, si staglia l'imponente Cono Tronco di Arnaldo Pomodoro . Proseguendo ulteriormente (lungo il sentiero o la strada) è possibile raggiungere la fontana di Capaccio con le due steli di Francesco Somaini.

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Parco di Sculture all'aperto