Prima casa (1995)

L’architettura singolare è ottenuta utilizzando semplici linee geometriche conoidali scelte per disegnare nello spazio un’immagine di straordinaria poeticità. E’ così che può caricarsi di una valenza primordiale, fino ad assumere i contorni di un totem o forse di un menhir di epoca megalitica. L’immaginario iconografico cui Mainolfi fa riferimento rimanda ad una dimensione arcaica, primitivista, con la quale l’arte tutta non ha mai smesso di confrontarsi e corrisponde al desiderio del ritorno verso una simbologia originaria.

L’impianto narrativo dell’opera si sviluppa attraverso una forma che accende la memoria di un passato sepolto da tempo immemorabile nel nostro inconscio collettivo. Ma l’artista confonde e cela nella scultura anche altre tracce narrative, alcune silenziose, altre ironiche come la dimensione allungata, quasi fallica, può suggerire. Quando si offre allo sguardo, l’opera può anche richiamare alla mente la visionaria forma di un’abitazione post-atomica, dotata di un’unica apertura alla base. Rivestono l’opera migliaia di formelle di ceramica che sono una prerogativa assoluta di Mainolfi.

Biografia dell’artista

Luigi Mainolfi (Rotondi, Av, 1948)

Dopo gli studi di pittura all'Accademia di Belle Arti di Napoli, si trasferisce a Torino, attratto dal panorama artistico e culturale del capoluogo piemontese. Sin dai primi lavori realizza sculture utilizzando materiali poveri e naturali (terracotta, gesso, legno, pietra lavica) e fusioni in bronzo. Attraverso la scultura, Mainolfi evoca le culture popolari da cui egli stesso proviene mescolandole con la memoria culturale del suo essere artista. Partecipa alla Biennale di San Paulo (1981), di Venezia (1982, 1986, 1990) e a "Documenta 7 di Kassel" (1982); Biennale de Paris (1982), alla XI E XII Quadriennale d'arte nazionale di Roma.

È il disegno ad accompagnare tutta la produzione di Mainolfi. Nel 1987 vince il "superior prixe" al 5th Henry Moore G.P. in Giappone (1986) e ottiene il premio Michelangelo per la scultura (2007) conferitogli della città di Carrara. Nello stesso anno riceve diversi riconoscimenti ufficiali: nominato nel 2007 membro dell'Accademia nazionale di San Luca. Vive e lavora a Torino. (nota biografica di Sara Liuzzi, 2017)

Partecipazione al Premio Campigna

Nel 1995 (39^ edizione del Premio Campigna a cura di Barilli, Spadoni e Cavallucci) Luigi Mainolfi posiziona il suo lavoro “Prima casa”. Nella Galleria Stoppioni una mostra personale composta da pannelli dipinti con polveri di terra, sculture e modellini.

Mainolfi faceva parte della prima rosa di artisti invitati nell’edizione progettuale del Parco di sculture del 1992.

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