L’opera di Enrico Romualdi viene posizionata nell’alveo del fiume Bidente nell’estate del 2012, in occasione del festival dei Buskers ed in collaborazione con la Pro Loco ed il Comune di Santa Sofia.

L’installazione è composta da un grosso blocco di arenaria del peso di oltre 120 quintali. Nella parte superiore del masso è stato fissato un supporto che sorregge un gruppo di rondini che simbolicamente gli sfrecciano sopra.

Questo lavoro nasce dall’esperienza dell’artista, che ha vissuto in prima persona il catastrofico evento della frana di Corniolo nella primavera del 2010. L’installazione che ne è seguita è innanzitutto un omaggio agli abitanti della frazione di Corniolo, lo stupore di quei giorni, la paura prima e la grande gioia dopo, “La Speranza” che si fece strada, un nuovo inizio quando tutto si fermò, quasi un patto con la natura di non più belligeranza.

“In primavera può succedere che ci siano piene importanti che riempiono l’intero alveo da una sponda all’altra del fiume, da muro a muro. Dal ponte di Santa Sofia, osservando quella zona di fiume non si può non notare che la corrente così vigorosa, con tutta la sua forza va a sbattere contro al masso che sta lì con sopra le sue rondini; il monolite sembra quasi si animi di energia propria e voglia contrastare, resistere, le incombenti forze della natura”.