Libro aperto sulla natura

Ivano Vitali (Campotto d’Argenta-Ferrara, 1952)
1997

Un grande libro scavato nella roccia, che intende accogliere “le voci” della natura (è l’unica opera collocata fuori dal centro abitato), al cui interno trovano spazio i pensieri dell’artista, del viandante, dello spettatore. Vitali realizza le sue prime installazioni effimere dal 1976 al 1979 nelle campagne dell’Impruneta (Firenze), utilizzando materiale di recupero (carta stampata, bastoni, penne, uova, etc.). Il tema prediletto dell’artista è l’ecologia.

Realizza performance e, dalla seconda metà degli anni Novanta, la carta stampata diventa il materiale maggiormente idoneo per le sue creazioni: quotidiani che macera per ricoprire i libri ed altri oggetti, costruire sacchi di diverse dimensioni, creare costumi e veri e propri abiti con fili fatti da strisce dei quotidiani (oggetti-scultura che si possono indossare, ma che necessitano per la loro conservazione di particolari cautele, dal momento che non possono essere esposte alla pioggia nè al sole).

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